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Storia, Tradizione e Curiosità

La statua di San Vittore Martire


Da alcune memorie lasciate da Don Secondo Nisini, parroco di Vallerano per oltre cinquanta anni, stralciamo le seguenti notizie sulla nuova statua di San Vittore M.

La Deputazione della festa del Santo Patrono dell anno 1934, in  seguito alle varie premure del sottoscritto, si decide a comprare al nuova statua del Santo, in sostituzione della vecchia, la quale oltre ad essere ridotta in uno stato indecente, dal lato artistico una vera mostruosita .

Mentre la nuova e  di legno, lavoro eseguito dalla premiata ditta Giuseppe Obletter di Ortisei , Val Gardena, la vecchia aveva la testa, le braccia, i piedi di cera, il resto paglia e stoppa.

Il prezzo pagato e  stato di lire 1.000 (mille), oltre le spese di trasporto; spesa veramente irrisoria, se si considera la finezza del lavoro, il tempo impiegatovi per condurla a termine, oltre tre mesi.
Detta statua fu portata in processione la prima volta il giorno 8 settembre 1935, nel qual giorno fin dal 1921 si celebrala festa del popolare Patrono.

I portatori per la prima volta anziché il sacco delle confraternite, indossarono il nuovo costume,e cioe  camicetta, calzoncini bianchi, calzettoni e scarpe di gomma parimenti bianche. Intorno alla vita una grande fascia rossa.

Tale costume incontro  l approvazione unanime del paese piacque molto ai numerosissimi forestieri che in occasione della festa si riversarono nel nostro paese.
La nuova statua se incontro  la piena approvazione delle persone intelligenti, fu oggetto di critica  da parte del popolino affezionato com era alla vecchia, anche se mostruosa, come se rappresentasse la vera effige del Santo.

Con l andare del tempo, quando nella memoria del popolo sara  svanita l immagine della vecchia statua, anche agli ignoranti piacera  la nuova, perché il bello e  sempre bello, e presto o tardi s impone anche alle intelligenze piu  ottuse e ristrette.

Vallerano 12 gennaio 1936

D. Secondo Nisini, parroco

    

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

(1) Tratto dall autorevole libro "VALLERANO e la CONFRATERNITE" di Mons. Manfredo Manfredi.

(2)Era prerogativa delle tre principali confraternite o compagnie avere l onore di trasportare in processione la macchina di San Vittore.

La compagnia del Sacramento, detta la rossa per via del colore del mozzetto, occupava le posizioni posteriori; la compagnia di San Giovanni Decollato, detta la compagnia nera per il colore della veste, occupava le posizioni centrali; infine la compagnia del Rosario, detta la bianca anch essa per il colore della veste, occupava le posizioni anteriori. N.D.R.

P.P.

 

 

 

 

 

 

 

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